
La norma EN 1090-1 sta mutando l’assetto di certificazione per tutti i fabbricanti di manufatti in acciaio ed alluminio.
Dal 1° Luglio 2014 questa norma è entrata in vigore in modalità obbligatoria su tutto il territorio italiano, pertanto i fabbricanti possono immettere sul mercato solo prodotti marcati C, dopo averli caratterizzati attraverso l’effettuazione delle prove iniziali di tipo (ITT) e dopo aver implementato il Controllo della Produzione in Fabbrica (FPC), attività per le quali è necessaria la verifica di un Ente di Certificazione Notificato (ex CPD), ovvero secondo il nuovo regolamento CPR n.305/2011.
La normativa di riferimento per la certificazione di Conformità CE FPC è la UNI EN 1090 Edizione 2012 e dovranno essere applicati i seguenti requisiti tecnici, in funzione delle tipologie di materiali da costruzione impiegati:
Lo Studio DALSi, essendo da anni qualificata nel settore della lavorazione dei metalli ed inoltre essendosi specializzata sulle recenti prescrizioni dettate dalle norme relative a NTC 2018 con Circ. App. 2019, ha studiato un “Pacchetto Specifico” per le imprese del settore, mettendo a disposizione delle Carpenterie e dei Fabbri un servizio di consulenza studiato appositamente per ottenere la certificazione EN 1090-1.
Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 entrò in vigore entro 30 giorni dal 4 febbraio successivo e l'applicazione delle relative norme fu caratterizzata da un periodo transitorio di diciotto mesi nel quale fu consentita l'applicazione, in alternativa, della precedente normativa in vigore.
In quella data, invece, fu subito resa obbligatoria l’utilizzazione delle nuove norme per gli edifici di interesse strategico e le opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, nonché per gli edifici e le opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un loro eventuale collasso.
Le norme stabiliscono i criteri di progettazione delle strutture portanti degli edifici e delle opere infrastrutturali (ponti, viadotti, gallerie) con il metodo di calcolo semiprobabilistico agli stati limite. Il metodo delle tensioni ammissibili è da applicare solo nell’ambito delle zone sismiche n.4 a bassa sismicità (punto 2.7 del decreto). Le norme trattano sia di nuove costruzioni, sia di interventi sugli edifici esistenti, sia di edifici in zona sismica.
Una prima versione delle Norme Tecniche per le Costruzioni era stata approvata ancora prima con Decreto Ministeriale del 14.9.2005. Esse avrebbero dovuto essere applicate dall’aprile 2007. Furono criticate, però, da più parti; pertanto il Ministero delle Infrastrutture ha incaricato una commissione per introdurre le necessarie modifiche.
La struttura delle Norme Tecniche tratta i temi qui sommariamente descritti:
Lo Studio DALSi è in grado di fornire tutto il necessario supporto di consulenza per la definizione della documentazione di gestione del Controllo della Produzione in Fabbrica (FPC) e degli adempimenti prescritti dal suddetto decreto, mettendo a disposizione la propria competenza maturata nel settore delle costruzioni da oltre 10 anni.
Oggi le organizzazioni in un mercato sempre più competitivo devono saper garantire, migliorare e misurare le performance dei propri processi interni con metodi efficaci e riconosciuti.
Un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) può rivelarsi molto utile sia per rispondere agli adempimenti di legge in favore della tutela dell’ambiente sia per ottenere un’immagine ecologica dell’azienda spendibile attraverso il marketing.
La sigla ISO 45001 identifica uno standard internazionale di certificazione a tutela della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori (SSL). Il Sistema di Gestione regolato da questa norma è spesso costruito con l’integrazione del Sistema di Gestione Ambientale.
L’industria è il perno dell’economia ed è sempre maggiore la responsabilità sociale delle aziende che puntano ad ottenere sistemi di gestione chiari e trasparenti e una concorrenza corretta, ponendo i valori etici al centro della strategia aziendale.
I programmi di Certificazione API e ABS consentono alle organizzazioni, appartenenti o collegate al settore petrolifero ed energetico, di affacciarsi ad un palcoscenico nuovo dimostrando certificazioni, di prodotto e di sistema, giudicate d’eccellenza.