PERFORMANCE AMBIENTALI, EPD, CFP E I CRITERI ESG
L’attenzione dei consumatori verso le performance ambientali dei prodotti sta crescendo e, conseguentemente, anche le aziende sono sempre più impegnate nello sviluppo di prodotti e servizi con minor impatto ambientale, impegno che può essere valorizzato e reso pubblico attraverso la Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD, uno strumento di comunicazione delle prestazioni ambientali di un prodotto, basata sulla norma ISO 14025.

L’elemento cardine a cui si rifà la dichiarazione EPD è la metodologia LCA (Life Cyle Assessment), strutturata e standardizzata a livello internazionale, che consente di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana partendo dall’inventario dei dati dei consumi e delle emissioni che interessano tutta la filiera di produzione - dalla progettazione allo smaltimento del prodotto del prodotto.
Come previsto dalle norme della serie ISO 14020 la dichiarazione EPD si sintetizza in una dichiarazione ambientale di tipo III. Le dichiarazioni ambientali tipo III sono autodichiarazioni sottoposte alla verifica/validazione da parte di un ente indipendente. Le EPD verificate e certificate in Italia acquistano perciò ulteriore credibilità e oggettività, poiché l’ente è periodicamente soggetto in questa sua attività a verifica da parte dell’ente accreditante. Grazie all’Accreditamento si ha accesso ai database del Programme Operator Environdec, proprietario del marchio EPD® International, che in quello del Program Operator EPDItaly, proprietario del medesimo marchio.

Le aziende sempre più spesso vengono valutate sulla base delle loro iniziative a favore della sostenibilità da partner commerciali, investitori, media e consumatori ed è quindi necessario che determinino degli obiettivi di sostenibilità e un percorso strategico per raggiungerli. Un inventario dei dati relativi alla propria Carbon Footprint CFP appresenta una valida base decisionale per sviluppare questo piano, ma per essere considerato affidabile ed essere quindi condiviso all’esterno è necessario che sia verificato da un ente terzo indipendente. In tale contesto risulta fondamentale comprendere i concetti alla base delle logiche che muovono gli stakeholder, ed in particolar modo clienti ed investitori, nel valutare l’operato dell’organizzazione nel generare valore in modo sostenibile attraverso strategie di lungo termine.

È infatti in continua crescita il numero di organizzazioni che scelgono la strada della rendicontazione in materia di sostenibilità su base volontaria, con le finalità di dotarsi di uno strumento di pianificazione strategica e di monitoraggio, di anticipare probabili obblighi futuri e, naturalmente, di comunicare efficacemente agli stakeholders circa la propria prestazione ESG.