Uno slittamento motivato dai troppi dubbi interpretativi e dalle forti incertezze sugli aspetti operativi dell’adempimento, che stavano disorientando molti produttori e utilizzatori. Nella conversione in legge del Decreto "Sostegni", è stata accolta la richiesta della Confederazione di rinviare al 1° gennaio 2022 l’entrata in vigore dell’obbligo, introdotto a settembre 2020, di etichettatura ambientale degli imballaggi.
Oltre al differimento necessario per fare chiarezza su obblighi, soggetti coinvolti e sanzioni, la Confederazione ha ottenuto che “i prodotti privi dei requisiti ivi prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte”.
In questo modo si risolve il problema degli imballaggi confezionati prima dell’entrata in vigore dell’obbligo che, non potendo essere rispettato, si sarebbero accumulati inutilizzati nei magazzini, provocando difficoltà pratiche, logistiche e anche ambientali.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato una circolare che fornisce importanti indicazioni sul tema, nello specifico: