LA NORMA UNI EN 1090-2:2018 COSA CAMBIA?

Data di pubblicazione: 01 Marzo 2019

E’ stata pubblicata l’edizione 2018 della norma UNI EN 1090-2 (UNI EN 1090-2:2018) con le principali differenze rispetto alla edizione precedente dell’edizione 2011, che sono di interesse per i progettisti ed i direttori dei lavori.

Ricordiamo che la EN 1090-2 è adesso citata dalle NTC2018. Infatti al §4.2 COSTRUZIONI IN ACCIAIO è detto: “I requisiti per l’esecuzione di strutture di acciaio, al fine di assicurare un adeguato livello di resistenza meccanica e stabilità, di efficienza e di durata, devono essere conformi alle UNI EN 1090-2:2011, “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 2: Requisiti tecnici per strutture di acciaio”, per quanto non in contrasto con le presenti norme”. Il concetto viene ribadito anche al § 4.2.9. REQUISITI PER LA PROGETTAZIONE E L’ESECUZIONE: “L’esecuzione delle strutture in acciaio deve essere conforme alla UNI EN 1090-2:2011, per quanto non in contrasto con le presenti norme.” Quindi, la UNI EN 1090-2 deve essereapplicata in toto, anche per gli aspetti non legati alla marcatura CE: cantiere, tolleranze di montaggio, trattamenti protettivi, controlli su bullonature, etc.

Tre le principali novità vi sono:

  • È stato eliminato l’Annex B “Guida per la determinazione delle classi di esecuzione”, ed il suo contenuto è stato spostato nell’Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-1:2005 / A1:2014, Annex C), vedi Tabella 1. La determinazione delle classi di esecuzione (EXC) infatti, è un compito del progettista, e come tale trovauna collocazione più consona in una norma relativa alla progettazione piuttosto che in una relativa alla realizzazione. Da notare che la determinazione della classe EXC è stata semplificata, essendo state eliminate le categorie di produzione PC1 e PC2 (le strutture bullonate e saldate sono considerate della medesima affidabilità),mentre le categorie di servizio SC1 e SC2 sono state esplicitate come: SC1: Carichi statici o quasi statici o struttura sismica DCL (bassa duttilità); SC2: Struttura soggetta a fatica, o sismica classificata DCM o DCH (duttilità media o alta)

  • È stato introdotto un nuovo criterio per determinare i controlli non distruttivi (CND) da effettuare sulle
    saldature, tramite il nuovo Annex L (informative) “Guidance on the selection of weld inspection classes”. Vedi la riproduzione di Table L.1 qui di seguito. Alle saldature va associata un valore di Inspection Class (WIC) che va dalla WIC1 (controlli minori) alla WIC5 (controlli maggiori). Per assegnare la WIC si deve tener conto di 3 fattori:
    a) il livello di fatica (alta o bassa) al quale è assoggettata la saldatura;
    b) il livello delle conseguenze (sostanziali o non sostanziali) in seguito all’eventuale rottura della saldatura in oggetto;
    c) l’intensità e la direzione degli sforzi ai quali è assoggettata la saldatura.

  • Circa i coefficienti di attrito da adottare nel calcolo delle connessioni ad attrito con imbullonature pretese, è stata aggiunta una nuova categoria: “Surfaces hot dip galvanized to EN ISO 1461 and flash (sweep) blasted (or equivalent abrasion method)”, per la quale si prescrive un coefficiente di attrito pari a 0,35. Le norme europee accettano dunque adesso le connessioni ad attrito con strutture zincate, purchè le superfici siano rese opportunamente ruvide, e si allineano alle norme americane AISC 360 che già lo consentivano (con lo stesso coefficiente di attrito). Ciò però contrasta con quanto prescritto dalle NTC2018 che riportano esattamente i coefficienti d’attrito della vecchia UNI EN 1090-2:2011, e quindi implicitamente non contemplano unioni ad attrito con strutture zincate a caldo.

  • Per le connessioni ad attrito, va notata l’aggiunta di un nuovo Annex I  (informative), intitolato: “Determination of loss of preload for thick surface coatings”. L’Annex sottolinea come gestire gli spessori di trattamento protettivo di verniciatura , zincatura ecc

  • Infine dalla UNI EN 1090-2 sono stati tolti tutti riferimenti agli elementi in acciaio piegato a freddo, per i quali si rimanda alla appena uscita norma UNI EN 1090-4:2018

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